Si è vero. Quello che succede a Vegas rimane a Vegas…
ma questa storia meritava un blog.
Bellagio. Prima sera di Vegas.
Abbiamo prenotato due suite Parlor.
Che dal nome non dicono nulla, ma bastano tre parole per farvi capire il livello di lusso.
Biliardo. In. Camera.
Così, come il manuale del perfetto ricco a Las Vegas impone (cappellino, occhiali da sole anche all’interno e mento alzato di almeno 30 gradi) ci avviciniamo alla reception VIP per prendere le stanze.
Ne hanno solo una disponibile.
Sull’altra hanno applicato un upgrade gratuito a executive qualcosa suite.
Niente tavolo da biliardo, ma una sala conferenze, sempre in camera.
Come vuole il manuale del perfetto ricco a Las Vegas, non ci scomponiamo (anche se urliamo dentro di noi) e ci facciamo vedere un po’ scocciati della cosa. In fondo l’avevamo presa apposta per il biliardo….
La signorina gentilissima ci dice che per la prima notte non ha niente di più alto in grado da offrirci (è il capodanno cinese, tutta la Cina è a Vegas). Ma che ci avrebbe chiamato il giorno dopo per vedere se poteva rimediarci qualcosa, magari con due camere. Per scusarsi dell’inconveniente, ci offre 100 dollari da spendere in servizio in camera (altro urlo soffocato).
Le camere sono pazzesche. Divani giganteschi, parete enorme con 5 televisori insieme stile ritorno al futuro 2… sala conferenze da veri super manager super top.
Certo, non è lo stile ultra moderno pazzesco dell’Aria, ma non ci sputiamo certo sopra.
Passa la prima notte di Vegas.
Siamo contenti delle camere, ma il pazzesco deve ancora arrivare.
Sono le quattro del pomeriggio quando ci arriva una chiamata in camera, seguita a ruota da qualcuno che bussa alla porta.
Ci fanno l’upgrade. Di nuovo.
In una penthouse.
Spiegarvi cosa abbiamo provato quando i facchini sono entrati in camera per spostarci le valigie non solo dal quarto al trentaquattresimo piano, ma sulla torre principale, ci ha fatto sentire ricchi. Tanto ma tanto ricchi.
La camera è regale, con divani e due enormi letti, cinque (si esatto cinque) bagni, ma soprattutto la vista.
Direttamente sulla strip di Las Vegas. Sulle mitiche fontane del Bellagio.
Guardiamo tutti gli spettacoli possibili, illuminati dalle luci della città che non dorme mai.
Follia. Nababbi.
Sarà dura ritornare a Meolo dopo questo.
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