Arriviamo a houston, viaggio perfetto, nessun problema.
Partiamo da Venezia in quasi orario, arriviamo ad Amsterdam con una 15ina di minuti di ritardo…giusto per fare passaporti e una corsa al gate al cardiopalma, per poi prendere l’aereo per un pelo, e rimanere bloccati sulla pista per 45 minuti.
Il problema ?
“buongiorno, sono il capitano, abbiamo due passeggeri che non si trovano, quindi stiamo per sbarcare le loro valigie, mi scuso per il ritardo.”.
30 min dopo: “sono sempre il capitano, abbiamo scoperto che le valigie sono in fondo alla stiva, quindi stiamo sbarcando mezzo aereo…tranquilli…scusate per il ritardo”
45 min dopo: “ok, sono il capitano. fatto tutto…siamo pronti”…apparentemente tutto ok. non notiamo niente di strano.

Quindi decolliamo, abbiamo appena 10 ore di volo, 4 famiglie a bordo con circa 20 bambini a testa, che piangono per circa 9.50 ore, dandosi incredibilmente il cambio.

Come possono dei bambini di 2 anni, che non si conoscono, probabilmente di nazionalità diversa, seduti in punti diversi dell’aereo: essere cosi coordinati e sincronizzati ?
Questa cosa ha dell’incredibile…
Comunque arriviamo a Houston. In quasi orario. Tutti.

Dogana, super rapida, e ritiro bagagli.
“comunque veramente incredibile che sia andato tutto cosi lis….”
mancano 4 valigie.

Perchè quando il simpatico capitano ha svuotato mezzo aereo cercando le valigie di quei due probabili terroristi….
ha fatto casino e ne ha lasciate 4 o 5 ad amsterdam.

Le nostre

Stammerda.

Mai. Mai. Mai fidarsi di un capitano che dice “tranquilli, ho risolto”…mai mai mai.

Ma nessun problema…facile: domani parte un altro aereo, le caricheranno li…e noi le andremo a prendere.
cosa potrebbe andare storto ?

ora diretti in albergo…e fine del primo, infinito, lunghissimo giorno.