Ripartiamo, direzione Bodie, la città fantasma.
Sveglia presto per qualcuno, ma per delle sveglie non sentite da altri partiamo con un’ora e mezza di ritardo, alle 9:30.
Lungo la strada ci fermiamo ad una stazione di servizio per rifornimento di fonte di vita: Acqua. Tanta acqua. Fa davvero caldo.
Dopo qualche minuto riceviamo un messaggio: “Ragazzi venite alla casa sottosopra”. Subito!
È così che visitiamo questa casina sottosopra, molto carina, una nota meta turistica, ispirata da “Upside down Land” e ” The Upsidedownians”. Accanto alla casa si trovava una ruspa molto vecchia.
Dopo un piccolo stop al parco, dove papà Maurizio ci richiama all’ordine, e ripartiamo diretti a Bodie.
Alle 12 circa, arriviamo finalmente alla città fantasma di Bodie. Dove dobbiamo pagare 8 dollari (a testa) per l’ingresso. Una cosa che fa a botte con l’essere una città fantasma.
Iniziamo a esplorare le case rimaste dopo l’incendio che distrusse quasi tutta la città che aveva solo case abbandonate con tutti gli arredamenti dell’epoca. Dopo un breve giro nel museo di Bodie, scopriamo che si può visitare la miniera d’oro, che alla fine però, si rivela essere una raffineria.
Sicuramente affascinante scoprire come lavoravano l’oro una volta estratto e di come non ci fossero norme di sicurezza di alcun genere: basti pensare che lavoravano a stretto contatto col mercurio!
La nostra guida comunque era visibilmente emozionata: era la prima volta che faceva il tour! Però alla fine non è stata male e ci siamo divertiti.
Finita la visita, partiamo per pranzare in un chioschetto che vendeva i nostri ormai amati hamburger, e dopo una breve sosta, ripartiamo.
Passata qualche ora, arriviamo in California e facciamo una fermata improvvisata al bellissimo lago Tahoe: costume e via in acqua! Mentre alcuni di noi scelgono di rigenerarsi con un bel bagno nell’acqua ghiacciata, altri si rilassano all’ombra vicino gli scogli. Non ci facciamo mancare nulla!
Finita la nostra ben meritata sosta, iniziamo la salita per arrivare alle macchine, e dopo un bel po’ di fatica ripartiamo per arrivare in motel direzione Carson City.
Arrivati, andiamo a mangiare all’ennesimo McDonald’s (tanto per cambiare) e finita la cena raggiungiamo gli altri che avevano deciso di andare ad un noto ristorante “italiano” (si fa per dire): Olive Garden.
Ad un certo punto nel parcheggio decidiamo di accendere dei fuochi d’artificio per il compleanno di Alessandro ma tempo di accenderne un altro che una signora si affaccia dal locale lì vicino e ci invita ad andare via dicendoci che è una cosa illegale da fare in questo paese… ops!
Corriamo alle macchine senza voltarci indietro e torniamo verso il nostro motel.
Si conclude così la nostra giornata, stanchi e curiosi per la nostra prossima avventura!
Domani, la meta finale: San Francisco!

































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