Da qui in poi comanda la macchina numero 1.
La prima macchina decide la strada, quando fermarsi, dove e come.
E noi dello staff decidiamo chi c’è nella macchina 1: tutti a caso, non sai mai chi saranno i tuoi compagni di viaggio del giorno.

Cosi sei costretto a conoscere altre persone, parlarci per 8 ore, e magari, scoprire che non sono come te li eri immaginati, ma magari sono persone completamente diverse.

Scoprire qualcuno, parlare, farsi conoscere e conoscere, è una delle cose fondamentali di questo viaggio, e del bagaglio che ci porteremo a casa al ritorno.

..e poi comandare. Non è per niente come sembra.
Essere la macchina numero 1 è stressante, rispondere alle richieste di tutti, fare in modo che tutti arrivino a destinazione senza perdersi, dover pensare al gruppo prima di se stessi.
Sentirsi addosso i giudizi di un sacco di gente al primo errore.
Tutti avrebbero fatto meglio della macchina numero 1….fino a quando non sono la macchina numero 1.

Quando sei tu a comandare, le cose cambiano, non sono come sembrano da numero 2.
E questa è un’altra cosa importantissima che ci porteremo a casa tra 13 giorni.

Intanto oggi abbiamo visto il nostro primo posto mozzafiato, fatto sterrato per 4 ore, quasi sfondato la prima macchina, affondati in pozze d’acqua lavando con il fango ogni carrozzeria, bruciati al sole dello utah, mangiato un panino perfetto a strapiombo su di una valle talmente bella che sembrava finta, fermati nel bar degli alieni a mangiare grilli e larve, leccato scorpioni, sparato con fucili a pallini…

ecco, questa cosa dei fucili è un’altra storia che vi racconteremo magari nei prossimi giorni.
Dobbiamo ancora capire come armare tutte le macchine.