724 km. Sono veramente tantissimi da fare in giornata.
Sono mille mila ore di macchina.
Diventano ancora di più se li passi dentro una tempesta di neve con le strade ghiacciate.
Ma ripartiamo da capo con ordine.
Ci svegliamo a Bishop.
Un paesino nel nulla del Nevada appena fuori dalla Death Valley. La non colazione al nostro “albergo”, ci spinge a fare un salto nel vicino Starbucks.
Dove incontriamo il più classico degli americani che, dopo aver attaccato bottone, se ne esce con la frase “voi siete italiani, siete abituati a guidare nella neve sulle dolomiti, quindi nessun problema”.

non capiamo subito la frase.

siamo a Bishop, nel DESERTO del Nevada. non c’è neve nel deserto. lo sanno tutti.

è deserto. appunto.

Tra l’altro la macchina 1 oggi è composta da sole donne, non che sia una cosa strana, sia chiaro, ma abbiamo subito notato che la macchina 1 era decisamente meno flessibile delle precedenti.

Noi dobbiamo andare a Sacramento, e per arrivarci dobbiamo passare le montagne.
Quindi quando siamo in strada per i nostri 724 km giornalieri, ci arriva la solita allerta meteo.
Qualcuno in una delle macchine dice “bè se non la leggi, allora non esiste”.

ci fidiamo.

non la leggiamo.

solo che davanti a noi troviamo questo panorama

ed è pazzesco come tutti questi simpatici americani, siano tutti fermi al bordo della strada.
non sanno proprio guidare o cosa sia la neve, è evidente.
Cosi andiamo avanti, per le nostre due ore dentro quell’ammasso enorme di nuvole bianche su montagne alte almeno 2500 metri.

…e dobbiamo dire che qualche dubbio sul fatto che avessero ragione nel montare le catene ci è venuto.
Soprattutto nella parte in discesa, con il ghiaccio, e la tormenta di neve.

Ma siccome noi siamo scaltri come delle faine del sud Dakota, siamo arrivati tutti sani e salvi, senza aver fatto nemmeno una sola sgommata, a Sacramento.
Prima una sosta in qualche fast food che non si sa mai.

Domani ultima tappa del viaggio: San Francisco.

Oggi ci portiamo a casa altri panorami incredibili, e altri 750 km.